Demolizione e ricostruzione di edificio polivalente

CENTRO PASTORALE A S. ANTONIO IN MERCADELLO – NOVI DI MODENA (MO)

Incarico svolto: Progetto architettonico (con geom. Nicola Mistrorigo)
Periodo di svolgimento: 2015/2019

L’area parrocchiale di S. Antonio in Mercadello, ospitava alle spalle della chiesa due fabbricati, un grande teatrino-salone e un edificio di tre piani, utilizzato un tempo come asilo parrocchiale, edifici duramente colpiti dal sisma del 2012. L’intervento ha visto la demolizione delle strutture esistenti e la ricostruzione di volumi semplici secondo una diversa disposizione planimetrica, capaci di ospitare funzioni analoghe alle precedenti.

Volumi

Il nuovo edificio è allo stesso tempo moderno e funzionale e la volumetria è tale da rendere chiara l’individuazione delle funzioni. Si possono riconoscere tre volumi, dagli usi distinti, organizzati in una forma ad “L” e sottilmente relazionati fra loro: il corpo della struttura per l’accoglienza è un volume longitudinale a pianta rettangolare con accesso al piano terra, al centro della corte, e distribuzione delle camere su due piani (per un totale di 48 posti letto); il refettorio (con cucina attrezzata, 5 grandi tavoli e 70 posti a sedere) è un parallelepipedo in senso trasversale al lotto, parzialmente coperto dal primo piano della struttura di accoglienza; la sala polifunzionale (di capienza massima 99 persone) è un parallelepipedo isolato in senso trasversale al lotto, collocato tra il patio interno e il parco.

Pensilina

La cornice prosegue lungo il perimetro del nuovo edificio, divenendo una sorta di “fil rouge” dell’intervento e una connessione fisica e formale con l’esistente. Questo elemento si srotola come un nastro e indirizza i flussi pedonali, definendo un percorso di collegamento tra i diversi spazi, interni ed esterni.
Il collegamento fra le forme descritte e le funzioni introdotte si materializza con un piano orizzontale ad altezza costante di 3.30 m. da terra che definisce il perimetro del nuovo edificio, protegge i percorsi esterni e si ricollega a sua volta con le preesistenze. L’esistente cornice in calcestruzzo della chiesa prosegue sulla facciata del nuovo fabbricato, definendo uno spazio coperto che diviene accesso principale alla nuova struttura.

    Muro

    In corrispondenza della parte terminale della sala polifunzionale l’orizzontalità della pensilina si modella plasticamente per diventare un setto verticale. Un nuovo muro diviene il limite fisico terminale dell’edificio, solido e rigoroso, che grazie a un varco e all’introduzione di una croce in acciaio individua un nuovo accesso all’area dalla via laterale. In corrispondenza della parte terminale della pensilina, alle spalle del muro appena descritto, si è introdotto un taglio nella struttura del tetto, visibile dall’interno del salone attraverso grandi vetrate, che oltre a illuminare naturalmente lo spazio nelle ore diurne crea a terra una lama di luce in movimento. La luce naturale assume grande importanza nell’intero edificio e in modo particolare nella sala polifunzionale, dove genera una continuità fra interno ed esterno e dove entra in scena come elemento simbolico e metaforico. In questa parete è stata inserita la prima pietra, benedetta da Papa Francesco durante la visita a Carpi del 2 Aprile 2017.

      Sala polifunzionale

      Un ampio spazio libero e luminoso, con travi a vista in legno lamellare e pavimentazione continua in calcestruzzo. Può ospitare attività di vario genere; è stato attrezzato per eventuali conferenze con proiettore fisso e schermo retraibile, oltre a un lungo tavolo in legno realizzato da falegname su disegno.

      Refettorio

      Può ospitare pranzi, cene o altre attività per gruppi di massimo 70 persone. È uno spazio minimale, con pavimentazione continua in calcestruzzo, con sei grandi tavoli di legno e con parete attrezzata ad uso guardaroba, dispensa e piano per buffet; è collegato ad attrezzata cucina industriale e due servizi igienici; è inoltre accessibile su tutti i fronti, grazie a grandi vetrate contrapposte (corte interna, spazio pavimentato a lato del parco e passaggio coperto a lato del salone.

        Accoglienza

        Si accede dalla corte interna e ci si trova in uno spazio luminoso, a doppio volume; due corridoi sovrapposti danno accesso a 14 camere con bagno interno, che ospitano un massimo di 48 persone. Mentre per gli spazi comuni della sala e del refettorio si sono scelti colori freddi e una semplicità estrema, le camere propongono toni caldi, sia nelle tinte di pareti e soffitti, sia nella pavimentazione in gres color sabbia. Spazi ordinati e funzionali, con pratiche armadiature senza ante, realizzate su misura e letti in legno.

          Contatti

          FEDERICA GOZZI architetto
          +39 328 8293797
          arch.federicagozzi@gmail.com

          SEDE LEGALE
          Viale della Cittadella n° 41/1 - 41123 Modena

          SEDE OPERATIVA
          Largo Aldo Moro n° 1 - 41124 Modena

          © 2022 Federica Gozzi. All rights reserved. - p.iva 03058990361
          Iscrizione ordine architetti di Modena n°744 - privacy policy